Che cos’è un lievito naturale?
Che cosa significa pasta madre?
E come è possibile che il nostro lievito madre abbia più di 100 anni?
E’ presto detto.
Per spiegare che cos’è un lievito naturale e perché si chiama anche pasta madre bisogna partire dalla sua generazione e un po’ dalla nostra storia.
Leggenda vuole che l’uomo si sia accorto dell’esistenza del lievito naturale quando, a seguito di un’esondazione del Nilo, l’acqua mischiandosi alla farina tenuta in un magazzino accanto al fiume, avesse creato un enorme impasto che, piano piano, avesse iniziato a lievitare, a ingrossarsi.
Quando i magazzinieri egiziani arrivarono a vedere cosa fosse successo, videro questo enorme impasto e capirono che questo impasto stava appunto lievitando. Dunque ne presero un pezzo e lo conservarono, perché volevano che anche il loro pane avesse quella stessa energia, si resero conto che con quel lievito il loro pane poteva svilupparsi meglio.
Noi sappiamo bene che i nostri antenati nuragici già facevano il pane, magari anche loro hanno scoperto il lievito naturale come vuole la leggenda.
Ciò che importa però è che dalla nostra leggenda abbiamo imparato due cose.
La prima è che il lievito naturale si crea mischiando acqua e farina: ovviamente l’acqua deve essere pura e la farina deve venire da un grano coltivato senza medicinali e macinato a pietra – ma di questo parleremo nei prossimi articoli.
La seconda è che il lievito naturale, in quanto lievito serve a far maturare l’impasto, a farlo sviluppare. Questo succede perché il lievito naturale è vivo.
Perché è composto da una microflora selvaggia, abitata da miliardi di microrganismi, che si nutrono della farina, bevono l’acqua dell’impasto, si riproducono e così facendo fanno gonfiare l’impasto, creando anidride carbonica al suo interno. Loro lo fanno inconsapevolmente, perché il loro obiettivo è quello di vivere, di stare in forma e per stare in forma hanno bisogno di nutrirsi.
E qui arriviamo alla domanda: come è possibile che il lievito naturale abbia più di cento anni?
Perché il lievito naturale va rinfrescato.
Cioè?
I microrganismi come tutti gli esseri viventi nascono, crescono, si riproducono e poi muoiono.
Dunque anche la forza del lievito naturale, la sua tonicità, dipende dalla tonicità e dalla salute della sua microflora.
E perché questa microflora sia in forma, è necessario che si dia ai microrganismi da bere e da mangiare, e che gli si dia energia.
Tutto questo si chiama rinfresco o rinnovo.
Rinfrescare il lievito naturale significa impastarlo con altra acqua e altra farina (semola nel nostro caso).
Con questa attività si rigenerano i microrganismi e si da nuovo vigore.
E’ così che è arrivato fino a noi.
Perché dal 1918 quando Nonna Chiara ha aperto il nostro panificio.
Ogni giorno, di generazione in generazione, quando abbiamo fatto il pane, ne abbiamo usato un pezzo per far lievitare l’impasto e l’altro lo abbiamo conservato per la panificazione successiva.
Così di rinfresco in rinfresco e di rinnovo in rinnovo è arrivato sino a noi.